Le carte

Principio Speranza – la rivoluzione

Principio Speranza – l’azione

Principio Speranza – la ricostruzione

Principio Speranza – il cambiamento

I manifesti

Gli stendardi

Le carte

Le carte

Dettagli del libretto (stampa a due colori: pantone argento e blu)

Per Ernst Bloch Il Principio Speranza non è un atteggiamento passivo ma una visione del futuro che genera azione, reazione, rivoluzione. Forse la speranza è più antica dell’esistenza. ll linguaggio dei simboli è altrettanto antico.

Le immagini nascono nella nostra mente ancor prima delle parole così come la speranza nasce prima delle azioni. Con le immagini si raccontano storie, come Calvino ne Il Castello dei destini incrociati dove i tarocchi diventano un modo di raccontare e raccontarsi.

Ma non è un modo qualsiasi perché la simbologia dei tarocchi è antica e unisce tanti mondi, tante culture, spezza i confini del tempo e dello spazio fisico, geografico e culturale.

E oggi che i destini di tutti si sono incrociati raccontiamo il Principio Speranza come i personaggi di Calvino, a tutti, oltre le parole, oltre i confini del tempo e della geografia che conosciamo, attraverso nuovi arcani.

 

PRINCIPIO SPERANZA – LA RIVOLUZIONE

La Torre rappresenta la costruzione materiale, il sistema in essere, le ambizioni umane e l’attaccamento alle cose che distrae da una visione più ampia dell’umanità e di sé stessi.

Nell’arcano numero XVI la Torre viene distrutta da una folgore divina. In questo nuovo arcano è una donna in carne ed ossa che agisce contro il sistema per cambiarlo. Indossa le ali della Temperanza, il copricapo della Papessa e lo scettro dell’Imperatrice.

La Temperanza porta e rigenera la vita in accordo con le leggi dell’Universo; la Papessa detiene i segreti e le stesse leggi dell’Universo; l’Imperatrice è intelligenza creatrice, suprema saggezza nell’incessante cambiamento del mondo.

Ecco il Principio Speranza che si esprime nell’azione di un “Dio donna”. Un’azione-rivoluzione, verso un cambiamento non solo terreno e sociale ma anche spirituale.

Dietro la donna il simbolo alchemico del Dragone che connette i due principi opposti, sole e luna, maschile e femminile, buio e luce, yin e yang. Lo stesso principio è rafforzato dalle due figure in basso che vengono in aiuto della donna in alto.

Il Re e il progettista della torre cadono con essa come nell’arcano maggiore XVI.

Le lettere B e J sono le iniziali di Bohas e Jakin che si trovavano sulle colonne del tempio di Salomone a Gerusalemme.

J. è il fuoco interiore che porta a prendere iniziative, il principio maschile. B. è il soffio dell’anima, principio femminile. Chi supera queste colonne deve essere pronto a scegliere non più solo per sé stesso ma con una maggiore consapevolezza di sé e uno sguardo più ampio verso il mondo e la società.

 

PRINCIPIO SPERANZA – L’AZIONE

La donna è in primo piano e, sullo sfondo, in basso sotto la torre che sta cadendo, le macerie fisiche e sociali della caduta della Torre di Babele.

 

PRINCIPIO SPERANZA – LA RICOSTRUZIONE

Il principio maschile e il principio femminile che nella carta “La Rivluzione” vanno in aiuto del Dio Donna per far crollare il sistema nella speranza di un nuovo mondo, abbandonano le loro armi e si uniscono nella costruzione del nuovo. La Stella è la luce che guida nel buio, è l’alba della comprensione e, quindi, di un novo inizio. Le figure sono circondate da una vegetazione rigogliosa, è l’Albero della Vita che si espande e si moltiplica, simbolo di nascita e rinascita.

 

PRINCIPIO SPERANZA – IL CAMBIAMENTO

Le due colonne del tempio di Gerusalemme qui fanno da contorno alla figura del Re che si rialza dopo la caduta, pronto ad abbandonare la corona e a portare avanti le proprie ambizioni nel rispetto dei principi universali che ci legano al mondo e agli altri.

Il Re lascia cadere la propria corona per indossare il copricapo del Mago, primo Arcano Maggiore dei tarocchi che ha a disposizione tutti gli strumenti per un nuovo inizio.

La figura ricorda anche la carta de l’Appeso rovesciato che si affida come in un’iniziazione fisicamente  passiva ma attiva interiormente, speculare come senso a quello del Mago.

In questa figura convivono quindi il lavoro interiore e l’azione esteriore, il principio maschile e quello femminile.

Intorno alla figura stanno i simboli delle costellazioni del Toro, del Leone, dell’Aquila e dell’Ariete. I primi tre sono anche simbolo di evangelisti ma il loro senso qui è quello delle stagioni e del loro ciclo per ricordare al Re l’importanza della natura e dei suoi ritmi. Toro e Ariete simboleggiano la rinascita perché legati alla primavera. I Leone è il fuoco dell’estate che arde la vegetazione ma indispensabile alla sua maturazione. L’aquila simboleggia l’ascesa dal mondo materiale al mondo spirituale.

La figura del Re tende verso l’alto dove si trovano la Sfinge e -sotto- la Ruota del Divenire (detta anche Ruota della Fortuna o del Destino). La Sfinge rappresenta il principio d’equilibrio che interviene con la sua spada nel conflitto tra i principi di egoismo e generosità. È la bilancia tra le due forze opposte, l’estate e l’inverno, la caduta e la risalita.

Festival Aperto 2021

Principio Speranza

www.iteatri.re.it